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Mutoid Must Stay Benefit: raccolti 5,000 euro

25 Set Mutoid Must Stay Benefit: raccolti 5,000 euro

5.000 euro raccolti ed oltre 5.000 presenze. Basterebbero queste cifre per sancire il successo della manifestazione pro Mutoid che si è tenuta sabato 7 e domenica 8 settembre scorsi presso il Parco Fellini di Gambettola.  O forse no.

Oltre a raccogliere denaro utile alla causa pro-mutoid ed a richiamare il pubblico delle grandi occasioni infatti, la festa pro Mutoid è soprattutto riuscita ad aggregare differenti realtà provenienti dal mondo dell’associazionismo del territorio – dall’Associazione Treesessanta di Gambettola al Sidro Club di Savignano sul Rubicone passando per la Vigna di Porta Santi, solo per citare alcuni nomi – oltre 40 fra band, artisti ed artigiani locali, tutti uniti dall’obiettivo comune di portare la causa dei Mutoid fuori dalle pagine dei giornali e dei social network, dentro al mondo reale. In fondo il tema della libertà di espressione e dell’arte è un tema molto sentito in zona: la Mutoid Waste Company arrivò in Romagna oltre dieci anni fa, proprio sulla scia un importante manifestazione artistica di respiro internazionale, il Festival dei Teatri di Santarcangelo.

mutoid-must-stay-benefit-concert_10 - Photo by Pietro BondiIl benefit organizzato per sostenere la loro causa è stato una grande dimostrazione del fatto che una motivazione forte può ancora incendiare gli animi e far battere il cuore di centinaia di persone, pronte a sacrificare parte delle loro energie per qualcosa che ritengono giusto. Cosa di poco conto in un mondo normale, ma non nel nostro, che spesso maschera dietro a parole come solidarietà, attivismo e convivialità una generale tendenza all’inerzia ed all’individualismo.

Molto più concretamente poi, la due giorni pro Mutoid è stata un successo perchè ha raggiunto l’obiettivo che si era prefissata, ovvero quello di sensibilizzare la comunità e raccogliere fondi a sostegno delle spese processuali che il collettivo di artisti anglo-italiani è chiamato ad affrontare, in seguito a quelli che potremmo archiviare alla voce “problemi di convivenza con il “vicinato”, nonostante il “vicinato” sia composto da un unico individuo, residente a centinaia di metri dal campo oggetto della controversia.

5.000 euro raccolti e 5.000 persone raggiunte durante la due giorni con un messaggio che sembra voler dire: “non soffochiamo l’arte ma sosteniamola perchè può essere il modo per uscire da questi anni bui”. Un’idea su cui gli organizzatori sembrano essere pronti a mettere entrambe le mani sul fuoco: “Sono stati due giorni in cui non solo musica e divertimento l’hanno fatto da padroni – commenta Barbara Suzzi, fra gli organizzatori della manifestazione – ma anche e soprattutto lo spirito di fratellanza e di solidarietà, veri protagonisti del Mutoid Must Stay Festival. Ho sentito qualcuno che diceva ‘…cavolo, sembra d’essere a Woodstock!…’ e questo dice tutto. Pensare che tutto questo sia successo in una piccola cittadina come Gambettola, che conta poco più di 10 mila abitanti, è davvero pazzesco e mi rende orgogliosa del paese in cui vivo”.

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