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Longiano Freedom Flotilla, day 2

01 Giu Longiano Freedom Flotilla, day 2

LONGIANO – Manuel Zani sta bene. La notizia è finalmente arrivata ieri pomeriggio in seguito all’incontro del console italiano a Tel Aviv Gloria Belelli con i 6 cittadini italiani fermati in territorio israeliano. Al momento Manuel assieme agli altri 5 connazionali si trova nel carcere di Ela nella città di Beersheba, nel deserto del Negev a poche decine di chilometri da Gaza. Il suo fermo si è materializzato in seguito al trattenimento ad Ashod, città portuale a sud di Tel Aviv, nella notte di lunedì scorso assieme agli altri membri degli equipaggi delle navi di Freedom Flotilla, la spedizione umanitaria vittima dell’attacco che ha riportato 9 morti e decine di feriti di nazionalità prevalentemente turca. Così come la maggior parte degli attivisti non coinvolti negli scontri, anche Manuel Zani si era rifiutato ieri di autorizzare la sua “espulsione lampo”. Da qui la detenzione nel carcere che secondo fonti accreditate non potrà durare meno di 72 ore. Questa infatti dovrebbe essere la durata minima della reclusione per coloro che sono in attesa di una sentenza di espulsione. Sono comunque ore di grande confusione e tensione quelle per la famiglia di Manuel, residente a Budrio di Longiano, bombardata in questi giorni da telefonate e richieste di informazioni da giornalisti di tutta Italia. Informazioni che anche loro spesso avrebbero voluto avere, ma che non volevano decidersi ad arrivare. Ieri mattina poi i primi segnali di distensione. La notizia che Manuel si era rifiutato di firmare per l’ “espulsione rapida” paradossalmente aveva rassicurato parenti ed amici circa il suo stato di salute, nonostante nessuno in Italia fosse ancora riuscito a mettersi in diretto contatto con il ragazzo. Nel pomeriggio di ieri poi il console italiano a Tel Aviv Gloria Belelli è riuscita ad incontrare la comitiva di italiani ed ha potuto riferire del buono stato di salute dei trattenuti alla Farnesina che ha immediatamente informato la famiglia sulle condizioni di Manuel. Dalla Farnesina poi sono arrivate in serata ulteriori notizie circa le “pressioni” che il console italiano avrebbe fatto ai connazionali in stato di fermo riguardo una nuova possibilità di firmare per il via libera all’espatrio anticipato. Per il momento comunque la situazione è incerta. Il sindaco di Longiano Sandro Pascucci intanto si è detto vicino alla famiglia di Manuel: “credo che in questa fase la cosa più opportuna sia quella di mantenersi discreti e non opprimere i genitori ed i fratelli di Manuel, già messi a dura prova dagli eventi di questi giorni”. Ed è questa la motivazione per cui la giunta con ogni probabilità non abbraccerà la proposta delle minoranze di effettuare un consiglio comunale all’aperto per informare la cittadinanza sulla vicenda del giovane video reporter longianese. “Appena Manuel sarà rientrato – aggiunge Pascucci – magari sarà lui stesso a raccontare qualcosa della sua esperienza, ma fino a quel momento ogni iniziativa in questo senso mi sembra prematura”.
Filippo Leonardi

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