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Quale tool per conteggiare le visite del mio sito web?

28 Ago Quale tool per conteggiare le visite del mio sito web?

Più traffico, meno traffico. Più visitatori unici, meno visitatori unici. Parlare di Web Analysis e monitoring delle performance di un sito web non può non evocare nella mente di chi opera in questo settore tutta una serie di equivoci dovuti alle differenti applicazioni utilizzabili per la misurazione delle performance del proprio sito web. Ovviamente, differenti tool fanno rima con risultati a volte MOLTO differenti. Quale strumento per una migliore web Analysis dunque ? Domanda da un milione di dollari. In questo articolo viene segnalato un’interessante studio comparativo svolto da Stone Temple Consulting su cinque strumenti di web analytics:

  1. Clicktracks
  2. Google Analytics
  3. IndexTools
  4. Unica Affinium NetInsight
  5. Visual Sciences’ HBX Analytics

La carne al fuoco è tanta, sia sotto forma di parole sia sotto forma di grafici e tabelle. Sintetizzo i dati essenziali e di ordine generale riportati nella prima parte.

1. Gli stessi pacchetti, installati sullo stesso sito e configurati nello stesso modo, producono risultati diversi. In certi casi il tool che ha riportato numeri più alti ha misurato un traffico del 150% superiore rispetto a quello che ha restituito i numeri più bassi. Più del doppio quindi la differenza fra il tool più “pessimista” e quello più “ottimista”.

2. Per ottenere risultati accurati è fondamentale la fase di implementazione. Bisogna testare, testare e testare…

3. Un fattore primario per spiegare le differenze nei numeri è costituito dalla collocazione nel corpo della pagina del codice Javascript usato per rilevare le visite. Se il codice è messo troppo in basso e non viene pertanto eseguito per tempo, non viene contata alcuna visita. La velocità di caricamento delle pagine è quindi un fattore cruciale e da ottimizzare quanto più possibile. Alla questione del Javascript è dedicata buona parte della seconda parte del rapporto.

4. Un altro fattore fonte di discrepanze è relativo a come i vari tool interpretano concetti come quello di sessione, ma contano anche comportamenti degli utenti (disabilitazione dei cookies e di Javascript, per esempio).

5. Non bisogna illudersi che questi strumenti possano essere buoni per tutto. Gli ambiti in cui hanno dimostrato di essere affidabili e potenti sono, tra gli altri, l’ottimizzazione di campagne PPC, l’ottimizzazione di campagne di SEO organico, la segmentazione del traffico dei visitatori e la riduzione della Frequenza di Rimbalzo.

6. Lezione cruciale da trarre: sono strumenti non sempre accurati, ma quello che conta (e per cui vale la pena investirci) sono soprattutto le misurazioni relative: grazie a loro possiamo ottenere informazioni più che dettagliate sull’evoluzione relativa del traffico del nostro sito. Più difficile invece rendicotare per terzi le caratteristiche effettive del traffico del nostro sito web, ad esempio in ocasione di un’offerta di una campagna di Advertising.

La differenza fra i differenti tool utilizzati per il monitoring delle visite dipende da cosa viene conteggiato come visita da parte del tool. Ad esempio, quanti e quali spiders sono conteggiati come visitatori.

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