22 Giu Quando nacque il Bike Sharing e l’influencer era John Lennon
Di rientro dal Web Marketing Festival di Rimini, ho la testa piena di informazioni. Ma la parola che fa il rumore peggiore ogni volta che sbatte da una parte all’altra della testa è #influencer.
Ormai non se ne può più, tutti vogliono essere famosi e guadagnare facendo sfoggio della propria bella vita. In pochi ci riescono, perché è difficile essere credibili, di là da uno schermo come faccia a faccia. Ironia della sorte proprio in questi giorni mi sono trovato davanti ad alcune foto che ritraggono il grande John Lennon assieme a la sua compagna Yoko Ono in uno dei loro bed-ins presso l’Hilton Hotel ad Amsterdam.
Vecchi Influencer su vecchi Media
In quella fase i due, tra le persone più celebri e famose al mondo, stavano testando nuove forme di comunicazione per promuovere la pace. L’idea era quella di realizzare una sorta di picchetto da trasmettere in broadcast su scala globale, in grado di veicolare e amplificare il dissenso dell’opinione pubblica contro la guerra del Vietnam. Il media che allora era sulla bocca di tutti era la TV. E da quell’esperienza nacque il film Bed Peace, ma questo è un altro discorso.
Tornando a quelle foto, ce ne è una in particolare che mi ha fatto riflettere. Quella che ritrae la coppia, rigorosamente a letto, con una bicicletta bianca sopra le coperte. Quella foto è importante per chi si occupa di comunicazione e di marketing, ancora di più per chi si occupa di mobilità sostenibile. In quel momento infatti John & Yoko avevano dato voce alla prima forma di bike sharing della storia. E la storia che sta dietro questa foto mi ha incuriosito molto.
PROVO era un gruppo di anarchici olandesi che si proponevano di rivoluzionare gli stili di vita dei loro concittadini e non solo. Una delle loro battaglie più importanti era sicuramente quella contro l’inquinamento e in favore di una nuova mobilità sostenibile. Siamo nel 1969. Il “piano della bicicletta bianca” – Witte Fietsenplan – consisteva nel lasciare in giro per la città una bicicletta bianca senza lucchetti o senza segni di proprietà alcuna. Chiunque la volesse utilizzare era libero di prenderla e lasciarla, in attesa di un nuovo passeggero. Ma l’idea non decollava e così Luud Schimmelpennink pensò di portare una bicicletta bianca al capezzale di John & Yoko, affinché tutto il mondo ne parlasse e anche i suoi concittadini iniziassero a considerare seriamente l’idea di condividere piuttosto che utilizzare l’auto.
E quello shooting , in tutto il suo romanticismo, in realtà può essere identificato come l’anno zero dell’influencer marketing. Un brand che ha la necessità di promuovere un prodotto specifico, identifica in uno o più soggetti la propria cassa di risonanza e richiede del materiale promozionale adatto alle caratteristiche del media di riferimento per fare in modo che quel prodotto aumenti le proprie vendite. Il brand in questo caso è PROVO, un gruppo di anarchici, il prodotto in questo caso è una bicicletta bianca a disposizione di tutti, gli influencer sono John & Yoko e i media sono TV e carta stampata.
Cosa è in grado di spiegare quello che è cambiato da allora ad oggi, a parte la morte del rock and roll?
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