06 Ago Video Stralci di PietraSonica 2012
Stralci di Pietrasonica. Ci torno dopo un anno di stop, da Mortegliano ad Osoppo, da un tendone da circo ad una struttura in muratura, palco e line up differenti, ma appena metto piede sulla ghiaia che ricopre il piazzale tempestato da isole di erba e boscaglia sempreverde mi rendo conto che passeranno gli anni, le stagioni, gli umori, ma le certezze nella vita ci sono. Una di queste è sicuramente il festival di Pietrasonica!
Mentre cerco con occhio clinico la spinatrice più vicina suonano i Grime, pura potenza sludge – i “dronedari neri” come indicato sul flyer di presentazione del festival, al 100% definiti con cotanta perizia solamente da Mr. Piotre “The President” Benton – che mi travolge visceralmente in una bolla da cui è difficile divincolarsi. Il mio corpo fisicamente si allontana dal palco, spostato dalla massa sonica e mi ritrovo a fare lo scontrino che di lì a poco mi porterà a bere la prima di un’interessante serie di drink al sapore di grappa friulana e birra.
Dopo i Grime è la volta degli Hyper Evel: il loro è uno stoner rock decisamente meno soffocato ed in qualche modo liberato dalla malignità delle ritmiche doom e delle grida lancinanti del set precedente. Il primo ascolto è distratto, ma complice il video girato riesco a percepire negli Hyper Evel qualcosa in più rispetto all’approccio aleatorio e derivativo che molte sè dicenti stoner rock band della scena heavy psichedelica italiana hanno o vorrebbero avere. Questi se ne fottono del look, se ne fottono della pettinatura e dei tatuaggi, hanno qualcosa da dire e di questi tempi è quasi un miracolo. Anche per questo colpiscono.
PietraSonica Festival 2012 – Hyper Evel from Philip 1991 on Vimeo.
Chiuso il live degli Hyper Evel è la volta dei Berlinesi Kadavar. Ci siamo incrociati qualche mese fa al Sidro Club in occasione della data che i Pater Nembrot hanno avuto proprio assieme a Kadavar e La Otracina. Devo ammettere che la violenza/potenza acustica percepita sprigionabile da un club come il Sidro è 100 volte più alta di quella di un qualsiasi festival all’aperto, 50 più del Pietrasonica. Per questo il live dei Kadavar di venerdì scorso mi è sembrato un po’ meno epico del precedente.
Ciò non toglie che lo spettacolo ci sia stato: La cosa che mi ha più gratificato è riscontrare a distanza di pochi mesi un innovamento nella scaletta e novità rispetto all’esecuzione live, con l’inserimento di intarsi e segnali sintetizzati direttamente dallo spazio. Una conferma che la formula power trio + synth è valida, eccome!
PietraSonica Festival 2012 – Kadavar from Philip 1991 on Vimeo.
Dopo i Kadavar è la volta dei madrileni Luger. Ok lo ammetto, dopo 5 ore di macchina, la coda in autostrada a 37 gradi Celsius un pomeriggio di mare nella ridente cittadina di Grado e uno sforzo fisico di assoluto impatto posto in essere nel tentativo – sostanzialmente riuscito – di gonfiare con la sola imposizione dei polmoni un materasso da una piazza e mezzo destinato al bagagliaio della macchina in vista di un avventuroso pernottamento automobilistico, sono provato. Solo qualche pezzo prima di issare bandiera bianca e guadagnare un onesto e meritato riposo. La grappa al ginepro solo un amabile corollario di questa esperienza, da ripetersi assolutamente nelle estati che seguiranno!
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