04 Nov LUCIO SAFFARO. I LUOGHI SEGRETI DELL' ESSERE E DEL TEMPO
[riporto con piacere il comunicato per la presentazione della mostra, in attesa di andarci e tornare con dei ricordi che conto di scrivere, magari qui]
Con una grande mostra dedicata all’artista Lucio Saffaro (1929-1998) Villa Franceschi di Riccione e la sua Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea chiudono la stagione espositiva 2011, che ha fin qui riscosso notevolissimo successo e lusinghieri apprezzamenti.
Del celebre artista d’origine triestina, ma bolognese d’adozione, affermatosi sin dagli anni Sessanta come una delle figure più originali e inconsuete della cultura italiana, il pubblico potrà ammirare dal prossimo 5 novembre oltre sessanta opere: dipinti, disegni e grafiche, tra le quali anche lo splendido Studio per il Monumento di Eudosso, del 1967, che fa parte della “Raccolta Arcangeli” di pertinenza della Regione Emilia-Romagna, tuttora custodita presso il museo riccionese.
Pittore, scrittore, fisico e matematico, Lucio Saffaro ha di fatto segnato un preciso percorso nella vicenda figurativa del suo tempo fondato sul rapporto tra arte dei numeri, arte delle parole ed arte delle immagini.
Della creatività complessa e straordinariamente fascinosa di Saffaro, la mostra di Riccione delinea alcuni tratti essenziali con una selezione di opere che più precisamente corrispondono alla sua ricerca perenne intorno all’enigmatico e all’ignoto, facendo emergere anche taluni aspetti finora meno noti: dai primi e poco conosciuti disegni e oli su tela, appartenenti a un’originale idea di “metafisica”, si va ai quadri e alle grafiche più marcatamente saffariane, dove emerge una ricerca vicina a un classicismo profondamente italiano e rinascimentale. Rifiutando sempre la definizione di “artista-matematico”, Saffaro, attraverso le sue opere pittoriche, ha costantemente agito la matematica con la pittura, dando vita semplicemente alla continuazione e allo sconfinamento di una disciplina nell’altra.
Più volte presente alla Biennale di Venezia e alla Quadriennale di Roma, Lucio Saffaro ha svolto intensa attività espositiva, accompagnata da crescente ‘fortuna critica’. Di lui e della sua opera hanno scritto, tra gli altri, Accame, Anceschi, Arcangeli, Argan, Baratta, Calvesi, Carandente, Caroli, Emiliani, Emmer, Galimberti, Lemaire, Longo, Marchiori, Menna, Quintavalle, Raimondi, Ramat, Ricoeur, Russoli, Zevi, ecc.
Dopo la sua scomparsa nel 1998 è stata istituita a Bologna, dove l’artista ha a lungo vissuto e operato, una Fondazione che porta il suo nome ed agisce in convenzione con il Museo di arte e scienza Palazzo Poggi dell’Università di Bologna.
La mostra Lucio Saffaro. I luoghi segreti dell’essere e del tempo, curata da Gisella Vismara, è promossa da Villa Franceschi in collaborazione con la Fondazione Saffaro e Palazzo Poggi di Bologna e con la partecipazione dell’Istituto regionale per i beni artistici, culturali e naturali e della Provincia di Rimini.
Il catalogo, curato dalla stessa Vismara, con testi di Giovanni Maria Accame e Claudio Cerritelli, è pubblicato da Silvana Editoriale, grazie al sostegno della Fondazione Lucio Saffaro.
Inaugurazione Lucio Saffaro. I luoghi segreti dell’essere e del tempo
ORARI DI APERTURA:
dal martedì al venerdì dalle 8,30 alle 12,30
martedì, giovedì e domenica dalle 16 alle 19
Chiuso lunedì e sabato
Ingresso libero
INIZIATIVE COLLATERALI:
Lucio Saffaro: artista della forma plurale
Incontro con Claudio Cerritelli – Valerio Dehò – Gisella Vismara
Ore 15,30 visita guidata
Ore 15,30 laboratorio per ragazzi
Ore 15,30 visita guidata
Ore 15,30 laboratorio per ragazzi
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