20 Ago Idee per una settimana di Vacanze in Puglia, cosa visitare e non (Parte 1)
Siamo appena tornati da una settimana passata in Puglia e Basilicata, la settimana di ferragosto per l'esattezza. Durante il nostro viaggetto abbiamo visitato le spiagge sabbiose della Costa Ionica, Leuca e buona parte del Salento, Otranto, il Gargano, Mattinata e le sue spiagge, dopo aver fatto una veloce tappa in Basilicata fra Montescaglioso e Matera.
Le prime tre notti le abbiamo passate a Morciano di Leuca in un B&B che si chiama Il Cortile dei Nonni. Mentre Morciano non brilla come borgo pugliese per architettura, negozietti e panorami, il B&B è davvero carino, accogliente così come il personale davvero gentile e generoso nei consigli sul territorio ma sopratutto...sulla colazione! Consigliatissimo.
Da Morciano di Leuca abbiamo aperto un compasso che ci ha fatto girare qua e là per il Salento, fra sagre, spiagge stupefacenti e luoghi - pochi per fortuna - davvero deludenti. Partiamo con le note dolenti: le Maldive del Salento. Da romagnolo posso dire che la spiaggia libera di Igea Marina è tranquillamente paragonabile a quella adiacente proprio alle Maldive del Salento che, a differenza di quanto potessimo credere, non è un nome che identifica una zona geografica con caratteristiche naturali particolari, né un nome informale per spiagge diverse da quelle solitamente associabili alla costa pugliese, quanto bensì il nome di un lido attrezzato, di un "Bagno" che ha fatto di questa immagine la propria fortuna. Peccato che la spiaggia delle Maldive è larga almeno 10 volte tanto e il numero delle persone che calpestano le sue sabbie è forse 1/100 di quello presente a Pescoluse, Torre Vado e zone limitrofe. Sconsigliato, soprattutto per chi ha delle aspettative alte a riguardo.
Più carino invece sempre sulla costa Ionica del salento la zona sud con le spiagge di Porto San Giovanni e Felloniche. Parliamo sempre di spiagge sabbiose, ma qui la concentrazione di umani è decisamente più accettabile. Dal carino passiamo alla figata pazzesca quando finiamo quasi per caso al Fiordo del Ciolo, a una decina di minuti dal santuario di Santa Maria di Leuca, vera e propria formazione rocciosa penetrata da una lingua di mare adriatico contornata da scogliere a picco e una vista su di un paesaggio davvero unico. Bellissima anche la caletta di Marina di Novaglie, a pochi km di distanza.
Salendo verso nord abbiamo passato qualche giorno a Punta della Suina, nel Parco Naturale Regionale Isola di Sant'Andrea e Litorale di Punta Pizzo, situata alla base dell'arco disegnato dal Golfo di Gallipoli. Appena giunti qui l'atmosfera che è salita alla mente è stata subito quella ad esempio di Premuntura in Istria ed in particolare del parco naturale di Kamenjak: si entra all'interno del parco in auto, si parcheggia in grandi spiazzali di terra rossa e si procede a piedi nel cuore della pineta per poi arrivare su di una costa frastagliata ma ospitale in cui è impossibile non trovare il proprio angolo. Va detto che differenza di Kamenjak, Punta della Suina è forse più ridotta come superficie e un po' più affollata come afflusso medio di bagnanti e viaggiatori, ma l'atmosfera che si respira è molto bella, per cui è facile chiudere un occhio.
La sera in Salento è quasi impossibile non imbattersi in qualche sagra, festa o evento dalle caratteristiche più disparate. Abbiamo partecipato a diverse di queste festicciole e senza entrare nel merito - sempre meglio vedere con i propri occhi e trarre conclusioni fresche - posso solo dire che non metterò mai più piedi a Otranto durante la festa dei Santi Martiri di Otranto il giorno prima di ferragosto. Non ho mai visto così tanta gente nello stesso luogo, nemmeno all'Heineken Jamming Festival. Mai più! Paradossalmente, nonostante il forte vento ed il clima non esattamente ospitale - quella sera tirava aria di tempesta - mi è piaciuta molto di più Gallipoli. Chiaro che si tratta di valutazioni da prendere con le pinze, se il tempo c'è inutile dire che bisogna andare dappertutto.
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