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Breaking news: Verdena citano i Melvins nel nuovo video “Colle Immane”

28 Ago Breaking news: Verdena citano i Melvins nel nuovo video “Colle Immane”

Non sapevo come intitolare questo post, ma gira che ti rigira il concetto è questo: il nuovo video dei Verdena “Colle Immane” è una citazione del retro copertina di Houdini dei Melvins. Punto. Magari è stata una trovata del regista Sansone Pomponny, magari una richiesta della band. A me comunque quel disco – e quel retro – piacciono, quindi sono contento. Non so neanche se è una cosa arci risaputa oppure se è solo una mia impressione, ad ogni modo è così. Tra l’altro Houdini  è il disco dei Melvins uscito nel 1993 e prodotto da Kurt Cobain, quello che cantava nei Nirvana. I Melvins erano il suo gruppo preferito e questo uno dei motivi per cui sicuramente piacciono anche ad Alberto Ferrari.

Detto questo mi sento di fare una veloce apologia di questa band – ovviamente quelli che hanno delle cose da farsi scusare sono i Verdena, non i Melvins – perchè nel corso degli anni si sono ritagliati uno spazio che è solo loro, maturando e acquisendo una personalità che erano difficilmente immaginabili ai tempi di Valvonauta.

Dico questo perchè spesso le cose che funzionano nel BelPaese sono versioni italianizzate di concetti che all’estero funzionano per definizione. Questo succede da sempre, soprattutto all’interno del mercato musicale, dove l’Italia insegue inequivocabilmente Londra, piuttosto che New York, Berlino o Timbuctù, da quando è vero che esiste il Pop.

Nei Verdena ho sempre ascoltato un’intenzione molto coinvolgente, ma i Motorpsycho Vortex Surfer l’hanno fatta durare poco più di 8 minuti, mentre i Verdena su quell’idea ci hanno fatto almeno 2 dischi. Per questo li inserivo in quella lista di musicisti, artisti (?) che guadagnano la ribalta mediatica per indubbie capacità ricreative, alludendo proprio alla capacità di rievocare suggestioni, suoni e immaginari propri di altri luoghi, di altri autori, in definitiva, altrui.

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Però poi qualcosa si deve essere sbloccato nei Verdena, nel loro modo di comporre, nel loro modo di fare musica. Già da In Requiem, tutta questa precisione chirurgica nel riproporre ricette di altri si è fatta più flebile, fino ad arrivare ad oggi dove questo elemento sembra completamente naufragato. Sarà che ho perso i riferimenti, sarà che mi sbaglio già dai presupposti di questo post, però oggi nella musica dei Verdena ci vedo una voglia di dire finalmente a tutti quanti: “ho capito come dire quello che penso io“.

E  Poi qualche citazione ogni tanto ci sta, specie se fuori contesto. Soprattutto se attraverso le citazioni si riportano a galla, nella funambolica memoria collettiva, che tutto fagocita nel giro di qualche refresh della pagina, perle del passato troppo giovani per essere culto e troppo vecchie per essere trendy. Tra l’altro i Verdena ne abusano da una vita, almeno dai tempi di “Suicide Samurai”..anzi de “Il Suicidio dei Samurai”.

Per questo reputo Endkadenz vol. 1 un grande disco. Per questo sono molto curioso di ascoltare il volume 2. Anche se il vizio di aggrapparsi ai pantaloni dei più grandi ai Verdena è rimasto, almeno nei video.

˙ıʇnlɐs ‘opɐʌ ǝu ǝɯ ǝ ouǝɯouǝɟ lı ǝɹɐɟ ıp oʇʇǝɯs ɐl oʇsǝnb oʇʇǝp

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