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Caccia all’uomo incappucciato con la faccia di specchio: una ricerca surrealista

19 Ago Caccia all’uomo incappucciato con la faccia di specchio: una ricerca surrealista

Mi è appena capitato di imbattermi in un’immagine evocativa: un uomo incappucciato con la faccia di specchio, ovvero con il volto fatto di costellazioni celesti. Sul profilo IG di Sci Fi Art Gallery l’immagine viene attribuita a Val Lakey, per la copertina di “Unreasoning Mask”, libro uscito nel 1981. Un’immagine che immediatamente mi ha riportato alla mente la misteriora ed affascinante figura che nel music-film Space is the Place del 1974 accompagna Sun Ra attraverso la foresta verso il mondo nuovo del sound.

Faccia di specchio, da Sun Ra agli Sleep

Questa figura mi colpisce profondamente, non so perché. É come se l’avessi già vista in milioni di altre parti, la sento familiare! Mi vengono in mente il Tristo Mietitore de Il Senso della Vita di Monthy Python, ma anche la morte che gioca a scacchi ne Il Settimo Sigillo di Bergman, ma anche Skeleton di He-Man o il Dopesmoker degli Sleep. Ma c’è anche qualcosa di unico ed originale che mi fa viaggiare e che devo assolutamente spiegarmi. O almeno provarci!

Così mi sono messo a cercare informazioni sulle sue origini. E l’internet in questo senso mi è venuta in soccorso. Dopo essermi imbattuto in paio di blog post battuti da chi è rimasto anch’egli folgorato da questa figura ed ha trovato connessioni tra Sun Ra e artisti black contemporanei, ho trovato una traccia del personaggio misteriosa con la faccia di specchio nel passato.

Meshes of the Afternoon

Si tratta del cortometraggio Meshes of the Afternoon, film indipendente statunitense del 1943, che secondo la BBC rientra fra i 40 film statunitensi più importanti di sempre. Nel film una ragazza si addormenta e nel sogno viene inseguita da una figura misteriosa incappucciata dalla faccia di specchio che nel corso della narrazione, giostrata in un vortice di simbolismi e momenti onirici, finisce per diventare motivo della sua fine. Un film assolutamente da vedere, che per molti versi rappresenta un’evoluzione delle visioni assurde ed oniriche di Un Cane Andaluso del 1929, a cui collaborarono Luis Bunuel e un certo Salvador Dalì.

Non posso pensare tuttavia che una figura così affascinante non sia stata immaginata prima degli anni 40! La ricerca continua: se avete tracce dell’uomo incappucciato con la faccia di specchio, non tenetele per voi!  E per chi vuole continuare a viaggiare, non perdetevi questo MEGA VIAGGIONE che mette in contatto Walter Benjamin con il quadro Angelus Novus di Paul Klee, che non sarebbe null’altro che la versione negativa dell’angelo della morte: una delle mille identità della figura incappucciata con la faccia di specchio.

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