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Poesie e Racconti

28 Mag Il rumore della sintesi

di getto

Quanto lo affascinava la dialettica. Tanto da essere diventata parte della sua vita, se non la sua vita stessa. Il primo momento per lui come per tutti era stato quello della tesi. Quello di un ragazzo di una famiglia benestante e sana, messa in piedi da figli di contadini e arrotini che a loro volta erano figli e fratelli di partigiani. Origini povere e nobili da cui grazie alla crescita del paese in cui il ceppo si era poi sviluppato era nata la sua famiglia, come ultimo ramo di una pianta robusta. Da bambino non puoi fare altro che fare quello che ti è insegnato, credo si diventi adolescenti quando si inizia a  fare con metodo la cosa opposta. Così la sua adolescenza era statala sua antitesi. Un'antitesi fatta di

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03 Mag BOZZA DI UN MOMENTO, AL CENTRO DI UN RACCONTO PULP

Nazismo Sostenibile. Necro Risparmio Energetico. Il nostro personaggio si chiamerà John, in omaggio a John Shaft, il detective più birro della storia della Blacksploitation. Memorabili le sue parole "oggi mi sono sentito come una macchina piccola, e non è giusto sentirsi così", prima di una scena di sesso che più anni '70 di così si muore.

John Lewis dicevamo. Seduto su un'auto di servizio a pochi passi dalla porta della camera mortuaria in cui giace la madre della madre di Shaft si trova un vecchio uomo, vestito in modo goffo e giovanile. Sembra stia parlando da solo e sembra che abbia in

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13 Ago Deragliare

Un treno che parte da una stazione del'est. Ci sono delle strane rampe di metallo verniciato di blu e completamente scarenate che mi fanno pensare ad un ambientazione cyber-punk. Non ricordo perché sono lì, ma prima di salire sul vagone so per certo di essere in viaggio assieme a tante persone che conosco, tanti amici, tutti accomunati dall'ingombro dei bagagli, improbabili accostamenti di vestiti e colori e un po' di trascuratezza. Alla fine di un viaggio dai sempre il peggio di te. Il treno è grigio e non è certo pulito. Ha una banda rossa sulle due pance laterali, a indicare l'altezza dove poter cercare la maniglia di emergenza senza rimanere delusi.
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07 Ago Sogni da Reporter

Sono in macchina e mi muovo in una direzione sconosciuta. Sto tornando da una località turistica, viaggio in autostrada, credo di avere anche un materassino nei sedili dietro della macchina. In autostrada si procede a rilento nonostante di tradiico, inspiegabilmente, ce ne sia veramente poco. Mentre la macchina procede, comincio ad intravedere una sagoma scura diventare sempre più grande. Rallento e la sagoma comincia a prendere una forma interpretabile, tanto che ben presto mi accprgo della sua reale identità. Sul ciglio della strada, esattamente a cavallo della banchina, un elefante si muove nella direzione opposta alla mia. Sembra impaurito ed un po' spaesato. Un elefante in autostrada. C'è da credergli. Il mio primo pensiero è sapere dove siamo. In quale paese. Roma? Milano? Firenze? No siamo vicino a casa. casa...
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30 Giu CON LA LUNA LE MAREE | Racconto #3

Capitolo III: Lunedì 25 settembre, ore 5:18 Io e la mia famiglia abitiamo in una piccola specie di mansarda tutta fatta di legno chiaro. E' molto accogliente e di giorno fa risaltare tutto il sole che entra dai lucernai. Abbiamo un letto a castello, il mio letto e quello di mamma. Matrimoniale, ma lei dorme sola, non so il perché. Mio fratello deve avere al massimo 18 anni mentre mia sorella è poco più grande di me, sui 10-12. Tutte le mattine ci alziamo, facciamo colazione assieme e siamo tutti ancora in vestaglia. Bianca, con delle parti ricamate, intorno al collo. Tutte chiaramente tranne mio fratello, che ha addosso il suo solito pigiama castagna scolorito. E ci deve essere del caffè latte nelle nostre tazze. Con dei dolcetti squisiti. Di quelli che puoi trovare solo nel forno più vecchio del paese. La mamma mi ha sempre ricoperto di attenzioni. Posso dire di essere da sempre stata la sua preferita, anche quando non ero ancora nata ed ero solo un semplice sogno. Forse è per questa sua così forte attrazione verso me che sono nata allergica all’elettricità.
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30 Giu CON LA LUNA LE MAREE | Racconto #3

Capitolo III: Lunedì 25 settembre, ore 5:18 Io e la mia famiglia abitiamo in una piccola specie di mansarda tutta fatta di legno chiaro. E' molto accogliente e di giorno fa risaltare tutto il sole che entra dai lucernai. Abbiamo un letto a castello, il mio letto e quello di mamma. Matrimoniale, ma lei dorme sola, non so il perché. Mio fratello deve avere al massimo 18 anni mentre mia sorella è poco più grande di me, sui 10-12. Tutte le mattine ci alziamo, facciamo colazione assieme e siamo tutti ancora in vestaglia. Bianca, con delle parti ricamate, intorno al collo. Tutte chiaramente tranne mio fratello, che ha addosso il suo solito pigiama castagna scolorito. E ci deve essere del caffè latte nelle nostre tazze. Con dei dolcetti squisiti. Di quelli che puoi trovare solo nel forno più vecchio del paese. La mamma mi ha sempre ricoperto di attenzioni. Posso dire di essere da sempre stata la sua preferita, anche quando non ero ancora nata ed ero solo un semplice sogno. Forse è per questa sua così forte attrazione verso me che sono nata allergica all’elettricità.
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