04 Ott My first digital artwork is a monk seal

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CESENA - I residenti del quartiere Fiorenzuola non si danno per vinti e tornano all'attacco sulla questione parcheggi e stadio. Sono ormai mesi che gli abitanti delle zone adiacenti al Dino Manuzzi, in particolare quelli residenti nella zona di Case Frini, richiedono l'intervento di organi competenti - amministrazione, Cesena Calcio o Polizia Municipale che sia - per arginare il problema del parcheggio-selvaggio nei parchi e nei giardini di quella zona di Cesena, messa a dura prova dalle cattive abitudini di tifosi non troppo rispettosi del bene comune. Lo scorso 21 luglio presso la sede del quartiere si tenne un importante incontro a cui presenziarono la Società Cesena Calcio, diversi tecnici ed assessori dell'amministrazione comunale, fra cui l’assessore ai lavori pubblici Maura Miserocchi e l’assessore allo sport Elena Baredi, il comandante della Polizia Municipale di Cesena Ernesto Grippo oltre che a numerosi cittadini che chiedevano misure concrete per porre fine alla situazione di indiscutibile disagio. Si parlò in quella sede di
Sabato sera. Sono a Savignano e si beve qualcosa con gli amici al buon vecchio Sidro Club. Mi arriva uno di quei messaggi generati in automatico da uno dei server della Vodafone e mi dice che per chiamare l'Italia occorre digitare un certo numero e blahblahblah. Mi metto a ridere (forse è anche colpa della 4 birra che impugno con assoluta baldanza) e corro al balcone dietro al quale sono certo di trovare il buon Leo.
Gli faccio: "Di ascolta, se volevi trasportare il Sidro in una dimensione sovranazionale ed esulare la metratura del locale dall'obbligo di sottostare alle leggi dello stato italiano potevi farla meno complicata..si insomma..contattare addirittura la Vodafone!".
"Ma stai buono va là, ho visto da poco un documentario sull'Isola delle Rose..un ingegnere pazzo di Bologna alla fine degli anni 60'...lui sì che ha avuto le palle..."
Senza riportare tutta la conversazione (siam mica qui a ricopiare i tabulati) il discorso è molto interessante. Diversi temi, anche di natura prettamente filosofica, si intrecciano quando si toccano argomenti come quelli delle radio pirata, delle libere repubbliche sorte quasi per gioco a cavallo fra anni 60' e 70' in diverse parti del mondo, dell'esperanto e delle Utopie.
Mi piace pensare che di spazi da riempire con punti di vista nuovi e innovativi, coraggiosi e non necessariamente conformisti si possano ancora trovare, passeggiando per il nostro pianeta. Sicuramente navigando nelle acque dei nostri mari, addirittura di quella "bacinella" che è il nostro Mare Adriatico. Da qui l'entusiasmo per un documentario semplice, ma assolutamente evocativo rispetto la nascita e la morte dell'Isola delle Rose.
Symptoms of ethernity appear like lightenings in my life than dissipates like circles made up with enthropy and broken selves, they're all in my head Caesar if you could have known your statue is now made up with tiny plate and fake copper what would you have thought? Hope I will always look...
Rientro dal lavoro e accendo un po' di radio, media che sembra essere nato per accompagnare qualunque viaggio in auto nel migliore dei modi. Radio 2, credo sia l'ora di Moby Dick. La speaker, di cui non ricordo il nome, annuncia: "ed ora il ritorno degli Screaming Trees con il nuovo brano Ash Gray Summer". Mi dico: "ok sei fritto, sicuramente avrà annunciato tutt'altro. Poi sento le chitarre dei fratelli O'Connor, il beat di quel fenomeno assoluto che era e che rimane Barret Martin, la voce inconfondibile di Mark Lanegan e dico, "cazzo, sono loro davvero".