19 Set Quanto costa il pieno per un’auto elettrica? Troppo.
Breve momento di autismo ed economia domestica.
Avendo la mia amatissima auto raggiunto la vertiginosa soglia dei 300.000 km ed essendo in odore di addio, sono alle prese con una preventiva analisi delle potenziali alternative presenti sul mercato, con l’ovvio obiettivo di spendere il meno possibile per avere le massime prestazioni.
La mia auto (vecchia di 12 anni) è un 1.6 diesel e percorre circa 20 km con 1 litro di gasolio. Il che significa che oggi – 19 settembre 2022 – per fare 100km spenderei circa 8,75€ (considerando 1,75€/l litro il costo del diesel).
Fra tutte le possibili alternative, complice anche la guerra semiotica che si sta svolgendo in favore dell’elettrificazione dei trasporti, inizio a valutare la possibilità di acquistare un’auto ibrida o addirittura una full electric. Mi dico: spendo di più, ma nel lungo periodo ammortizzerò i costi e andrò a riprendermi il cuore (e il portafoglio) gettati oltre l’ostacolo in nome dell’ambiente e della sostenibilità.
Poi prendo la mia bolletta dell’energia elettrica e guardo quanto mi costa 1 Kilowatt/ora: 0,60€. Tariffa Hera Nuova impronta Zero.
Ora ipotizzando di acquistare un’auto ibrida di fascia media come potrebbe essere una Jeep Renegade 4XE, mi documento sull’efficienza della batteria, sulla sua capacità e sul suo consumo. Le celle della batteria di un’auto di media cilindrata oggi tengono in media 10 – 15 KiloWatt. La Jeep Renegade ad esempio 11 KW, con un’autonomia di circa 50 km.
Quindi per fare un pieno di energia elettrica direttamente da casa, la mia auto nuova richiede 6,6€, con i quali percorro circa 50 km. Consumi ufficiali alla mano. 13,2€ per farne 100 di km, sempre in modalità elettrica.
La mia vecchia auto scassata di 12 anni (di cilindrata maggiore, più sicura e più bella) 50km me li fa come detto sopra con 8,75€.
Quindi se dovessi rimanere a piedi domani che auto prenderò?
Di nuovo una cazzo di Volvo V50, possibilmente a benzina.
Questo ragionamento da un lato mi rincuora. Non posso permettermi un’auto elettrica da 50K e probabilmente nemmeno se li avessi mi sognerei di spenderli 100 dei vecchi milioni di lire in un’auto. Ma chi sono Rockfeller? Uno sceicco arabo? Gesù? Dall’altro lato però sono davvero rattristato e rammaricato dalle menzogne a cui ogni giorno siamo sottoposti, come degli alberi di un viale della costa quando il vento soffia forte dal mare. Ce ne stiamo lì impalati e prendiamo su, assorbiamo le cazzate che ci propinano ogni giorno, fino a quando poi quest’ultime non diventano sempre più vere, sempre più reali.
Lo Studio di Volvo sull’impronta ecologica delle auto elettriche
Ed il rammarico più grande ovviamente è quello per il nostro pianeta malandato: c’è un interessante studio di Volvo in cui si dimostra che l’impronta ecologica, ovvero il totale delle emissioni di CO2 legate alla produzione di un veicolo, sia nettamente più alto qualora si tratti di un veicolo elettrico rispetto ad un veicolo a motore termico. Produrre batterie al litio con grandi capacità è ancora oggi molto impattante dal punto di vista del consumo di energia.
Nell’esempio di volvo, l’impronta ecologica di un XC40 a benzina (ovvero la somma dell’inquinamento generato dall’auto dalla fase di creazione ed assemblaggio fino alle emissioni per i km percorsi) diventa peggiore di una C40 full electric solo dopo 110.000 km percorsi!
Nel frattempo l’acquirente avrebbe speso almeno 20/25 mila euro in più per l’acquisto di un’auto elettrica rispetto ad una a motore termico, spendendo per ogni km di più rispetto a quanto possibile con un’auto tradizionale.
In estrema sintesi quindi: l’unico modo per far quadrare i conti è continuare a mettere benzina nei nostri vecchi motori.
L’unico modo per proteggere l’ambiente è utilizzare l’auto il meno possibile, preferendo i mezzi di trasporto pubblico, le passeggiate o la bici!
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