30 Nov Pare che a rimetterci siano sempre le donne
Parità, salute e lavoro. Sono questi i temi al centro del convegno organizzato da FIDAPA – Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari – in programma per venerdì 2 e sabato 3 dicembre prossimi presso la sala Rossa del centro culturale San Biagio a Cesena. Un convegno organizzato dalla sezione cesenate della federazione, caldamente accolto dall’amministrazione comunale che, nelle parole di Elena Baredi, assessore alla pubblica istruzione e alla cultura di Cesena, sottolinea la “grande soddisfazione per l’opportunità di ospitare per la prima volta in città un convegno nazionale su di un tema, quello delle differenze di genere, senza la risoluzione del quale non è possibile affrontare e salvaguardare alcuna tipologia di differenza, di diversità”.Il programma, curato dalla presidentessa Fidapa Maria Giuseppina Maglione, dalla coordinatrice del progetto Bruna Zavagno e da Giusi Ghini, prevede per la giornata di venerdì una ricca sequenza di proiezioni cinematografiche che, a partire dalle ore 16.30, andranno a costituire l’humus delle tematiche affrontate dai relatori della giornata di Sabato, quando sarà dato il via al convegno. I lavori si apriranno alle ore 9.00 con una serie di interventi che attraverseranno i temi delle pari opportunità e dei diritti civili, del mobbing, della sperequazione stipendiale, della salute e del lavoro. “La parità della donna nella nostra società è solo apparente – lamenta la presidente Maglione – e sono ancora troppe quelle situazioni in cui alle donne sono precluse opportunità, anche legate a posizioni di potere, per le quali sono invece preferiti gli uomini. La nostra associazione si batte anche per questo, per ricordare che fino a quando una donna non potrà ricoprire posizioni simili non potrà nemmeno risolvere problemi che la riguardano da vicino”.
Di particolare interesse per il territorio l’indagine di genere condotta a livello provinciale che sarà presentata proprio nella giornata di sabato da parte dell’assessore Baredi, dalla quale emergerebbero, anche sul territorio cesenate, maggiori difficoltà per il genere femminile a collocarsi all’interno del mercato del lavoro, ma soprattutto – ed è questo il dato più rilevante – una predisposizione da parte di imprese e datori di lavoro a tagliare sui posti di lavoro a partire proprio dalle lavoratrici di sesso femminile. “L’indagine – anticipa l’assessore – è stata condotta analizzando i dati raccolti presso tutti i centri dell’impiego della provincia” ed evidenzia come anche su di un territorio relativamente ricco come quello cesenate esistano problemi legati alle discriminazioni di genere.
Altro intervento di particolare interesse sarà quello del medico legale Angela Fantini legato alla diffusione di alcune specifiche malattie professionali legate al territorio. “Fra i disturbi più diffusi – anticipa Bruna Zavagno – ci sarebbero quelli legati alle articolazioni, che colpiscono maggiormente le donne impegnate nella lavorazione della frutta all’interno dei tanti magazzini distribuiti fra Cesena e Forlì”. Un dato che richiede certamente approfondite valutazioni ed analisi: il disturbo colpisce con più frequenza il genere femminile a causa di una maggiore fragilità fisica e fisiologica della donna rispetto all’uomo, oppure trattasi di un problema legato a quella specifica professionalità, le cui patologie si ripercuotono con un’incidenza più alta sul genere della maggioranza degli occupati di quella specifica attività? Poco importa – verrebbe da dire – visto che a rimetterci sembrano essere sempre le donne.
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