03 Dic Bike Sharing, ascesa e declino. Cronache dal mercato Cinese
Biciclette ovunque, anche se adesso non è stagione. Il mercato della bici a livello globale è in crescita. Attorno alla bici c’è forte hype: è un bellissimo oggetto, molto fotogenico, è ecologico, è perfetto per la filosofia del benessere che pervade ormai ogni messaggio pubblicitario e non. E fa girare l’economia, anche in paesi come la Cina dove apparentemente ci sono sì tanti problemi, fuorché quello di fare altri soldi. E invece la bicicletta per l’economia cinese rappresenta un asset molto importante: oltre ad essere il primo produttore mondiale di accessori, telai e componentistica, con oltre 42 milioni di biciclette prodotte nel 2016, la Cina è stata travolta di recente da una vera e propria bolla economica, finanziaria e culturale, legata proprio alla bici e al fenomeno del bike sharing. OFo, Mobike, Didi, sono solo alcuni dei nomi dell’ordine startup cinesi che hanno investito in questo modello di business che nel giro di pochi anni si è trasformato in un vero e proprio mercato con numeri da capogiro.
500 sono i miliardi di euro investiti nella sharing economy da parte dell’ente imprese cinesi, la maggior parte dei quali utilizzati all’interno dell’industria del bike sharing e nella produzione di biciclette – se ne contano solo 1,5 milioni nella sola Shangai – distribuite nei principali centri metropolitani mandarini, con l’obiettivo di disincentivare gli spostamenti via auto o mezzi pubblici (inquinanti) e incentivare l’uso di quello che sembra essere l’unico mezzo di trasporto che non ha effetti esterni negativi sull’ambiente: la bicicletta.
Ma gli obiettivi non sono solo questi, tutti questi soldi devono avere un’altra spiegazione. Il motivo di tutto questo entusiasmo è presto svelato se pensiamo che dietro ai due principali player di questo mercato in espansione ci sono i giganti dell’e-commerce Alibaba e dell’hitech come Huawei. Questi giganti sono interessati a raccogliere il numero maggiore di dati e di informazioni sulle modalità di fruizione di un servizio a bassissimo costo (noleggiare una bici per un’ora costa meno di 50 cent.) che però viene utilizzato da un pubblico su cui il marketing è assetato di informazioni. Le bici protagoniste del Bike Sharing infatti sono utilizzabili attraverso applicazioni da smartphone che da un lato permettono di trovare la bici più vicino a se e di sbloccarla con un semplice clic, dall’altro raccolgono anche tanti dati preziosi utili per chi ha intenzione profili dettagliato delle personas del mercato cinese.
Questo spiega anche perché sono arrivati anche ingenti quantitativi di denaro da parte di investitori esteri. Apple ha recentemente investito oltre 1 miliardo di euro in una neonata startup cinese impegnata proprio nel mercato del Bike Sharing chiamata Didi, che in molti hanno soprannominato “la risposta cinese a Uber”.
Il boom degli investimenti cinesi in questo settore tuttavia non è visto di buon grado dalla vecchia europa, per almeno due motivi: da un lato la produzione di e-bike a basso costo cinesi sta mettendo in crisi i vecchi produttori di biciclette europei, a causa di costi di produzione e conseguenti prezzi di vendita al pubblico assolutamente sbilanciati. Dall’altro il fenomeno del bike sharing rischia di soffocare le piccole economie locali basate sull’artigianalità e sui bike shop. Forse è anche per questo che dal vecchio continente qualcuno sta facendo festa alla notizia che Bluegogo, il colosso n.3 del bike sharing cinese, ha dichiarato bancarotta.
Approfondimenti
- https://www.bloomberg.com/view/articles/2017-11-24/china-s-communist-party-needs-to-save-bike-sharing
- https://www.theguardian.com/uk-news/2017/nov/25/chinas-bike-share-graveyard-a-monument-to-industrys-arrogance
- https://www.agi.it/estero/biciclette_elettriche_cinesi_ue_made_in_china-2215014/news/2017-10-03/
- http://www.nzherald.co.nz/business/news/article.cfm?c_id=3&objectid=11947909
- http://www.repubblica.it/economia/2017/05/11/news/ancma_biciclette_ciclabilita_-165163752/
- https://www.ft.com/content/5efe95f6-0aeb-11e7-97d1-5e720a26771b
Boom del Ciclismo Vintage e Ciclostoriche. BRN fra le Storie di Successo secondo Pagina 99
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