15 Gen ENRI ZAVALLONI presenta “Italo con Organo” Tour e intervista
Sabato 25 gennaio 2014, Enrico “ENRi” Zavalloni presenta il suo nuovo lavoro “Italo con Organo” al Circolo dei Malfattori di Poggio Berni, Rimini. Messo così, un evento come tanti, ma a guardarci bene ci sono tutti gli ingredienti per un concerto di quelli da annotare con la penna rossa in agenda. Per quale motivo?
Per quanto le sue origini siano radicate in romagna – a Longiano per l’esattezza, in provincia di Forlì-Cesena – la musica di ENRi è nell’aria e nelle orecchie di tante persone, dal Giappone agli Stati Uniti, tanto che una vera e propria rockstar come Mike Patton lo ha scelto, già dal 2007, come pianista ufficiale del suo progetto “Mondo Cane” che ogni anno porta in tutto il mondo – da Israele al Chile, dall’Australia al Brasile – il suono dei grandi classici della canzone italiana d’essai rivisitati in chiave contemporanea. Il suo ultimo concerto a fianco del signor Patton si è tenuto proprio in Chile lo scorso 24 novembre 2013 sullo stesso palco su cui, di lì a poco, avrebbe suonato un personaggio immenso come Ennio Morricone.
Ma il progetto personale di ENRi Zavalloni non vive alle spalle di queste se pur giganti giganti ombre. Lo zoccolo è duro ed è fatto di musica profondamente ispirata, che spazia dalle improvvisazioni cinematiche, alla psicadelia in stile soul electro, passando da un inedita ironia ad 8 bit e campioni sintetici, da ascoltare ma anche da ballare.
Al fianco di ENRi sul palco ci sarà Giacomo Faedi, in arte Jack Pasghin, bassista e membro fondatore dei PATER NEMBROT, visionaria rock band di stampo psichedelico sulle scene dal 2005: la presentazione di questo concerto è l’occasione per fare qualche domanda un po’ più “articolata” ad Enri sulla sua musica, le sue idee e le aspettative per l’anno che si è appena aperto.
Qual’è il messaggio che sta dietro a questo disco?
Il mio è una sorta di “urlo” di passione e voglia di suonare liberamente senza preconcetti, restrizioni o troppi compromessi dettati da generi musicali. Questa scelta può essere una lama a doppio taglio nel senso che a volte il pubblico cerca un genere definito, ma dal 2005 ho deciso di ricercare una “mia” sonorità, i generi mi stanno un pò stretti. Credo che la musica sia sempre un viaggio, unico, perchè comprensibile a tutti, semplice da capire anche per un analfabeta o un bimbo, quindi perchè non sfruttare questa prerogativa?
Come è stato suonare davanti decine di migliaia di persone con Mondo Cane di Mike Patton ed Ennio Morricone?
Un’emozione fortissima, che non immaginavo di provare. Non dimenticherò quel concerto in Cile dopo Morricone.. Amo la sua musica da sempre praticamente, l’ho conosciuto più di 25 anni fa in conservatorio di musica a Cesena, eravamo 5-6 musicisti, l’avevamo invitato per un seminario, nessuno ormai lo considerava più di tanto perchè all’epoca la musica da film veniva valutata come “spazzatura” purtroppo, ma io no, come altri apprezzavo la forza della sua “musica per immagini”. Poi l’oscar e tutto credo gli sia cambiato… Così oggi suonare sullo stesso palco è stato come un punto di arrivo per me. Il grande pubblico ti mette allo specchio con la tua personalità, e ti spinge a dare il meglio. Inoltre suonare con Mike non è affatto facile, ci vuole preparazione, stile, sennò salti fuori. Ma il suo forte talento e la sua voce alla fine ti fanno venire il sorriso in faccia.
Conti di portare avanti la tua musica, che progetti hai per il futuro?
Certo, ora inizio questo tour che mi sta stimolando parecchio, è una cosa del tutto nuova e ambiziosa. Poi scrivo tanto, non potrei fare diversamente, ho molte nuove idee, al punto che non ascolto più tanta musica di altri.. anche se in passato ne ho ascoltata tanta di tutti i generi.. Sono già saturo della mia! ah ah.. Un pò mi annoia il nuovo sound alternativo indipendente, con il quale per forza mi devo rapportare, troppe chiacchere poca musica, va di moda così oggi. Quindi può darsi che i miei nuovi progetti contengano qualche messaggio di protesta in questo senso.
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