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Gennaio 2012

25 Gen Elder – Dead Roots Stirring (2011)

ELDER - Dead Roots Stirring Meteorcity 2011 Roots are dead, but with such a record they could come back to life at any time! Dead Roots Stirring sounds indeed a magic potion that can give oxygen to a genre – stoner rock – which is often thought as monotonous and derivative. In few years Elder has reached a good popularity and represent one of the best heavy psych act coming from the US and this is proved somehow by their homonymous first record [Elder 2009].

Anyhow, Dead Roots Stirring sounds very different to my hears, there’s something a little bit more “european” in the riffing, in vocals parts, something that reminds Motorpsycho’s “little lucid moments”, especially in tracks like the super-concluding anthem “Knot”, a guitar touch that has let himself get inspired but Stephan Koglek’s Colour Haze master - you can hear it in the opener “Gemini

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23 Gen VINCEBUS ERUPTUM XII

Vincebus Eruptum è una rivista d'altri tempi. Paleolitica. Di quelle che sono nate in ciclostile. Una Zine di quelle che quelle che erano soliti leggere i ragazzi negli anni 90's, quando i Nerd erano considerati degli "sfigati" per davvero.

Nata ed allevata come una figlia da Davide Pansolin, Vincebus Eruptum nel corso degli anni è diventata una rivista di culto per i cultori della scena underground Heavy Psych ed annovera sulle sue pagine interviste e contributi divenuti ben presto un punto di arrivo per tutte quelle band adorano il Big Muff almeno tanto quanto i 70's. Non a caso "Vincebus Eruptum" è il titolo del primo e straordinario disco di quei tre signori che si facevano chiamare Blue Cheer.

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23 Gen Dissonanze Giornale

[gallery link="file"] L'Italia è in crisi, i forconi risalgono lo stivale, Monti lavora per la riforma degli ordini professionali, la manovra salva Italia che mette in discussione anche l'ordine dei giornalisti, i finanziamenti pubblici alla carta stampata sono nell'occhio del ciclone. E a Savignano che si fà? Si apre un giornale. O meglio, si continua ad alimentare con entusiasmo e speranza una rivista online nata quasi per gioco dalla mente di un piccolo gruppo di ragazzi residenti fra Santarcangelo e il Rubicone:  Filippo Ribani, 24 anni di Savignano, Ilaria Virgili, 21 anni di San Mauro Pascoli, Nicola DellaPasqua 23 anni di Savignano, Francesco Campana 22 anni di Savignano e Luca Rasponi 27 anni di Santarcangelo
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19 Gen Una Repubblica virtuale fondata sull'Evasione Fiscale

Mario Monti, il governo tecnico e le mancate elezioni. La crisi, la cinta che si stringe, il jingle dell'elusione del pagamento delle imposte che torna puntuale come un tormentone estivo. L'Italia è davvero una Repubblica virtuale fondata sull'evasione Fiscale? Battute a parte, non si ricorda a memoria d'uomo un'Italia in cui non esista la tendenza diffusa fra i cittadini ad eludere, in parti più o meno consistenti, il dovere di contribuire all'erario per il bene della collettività. I nostalgici del ventennio reclamano il merito del loro Duce di essere riuscito ad estirpare mafie e corruzione dallo stivale. E mettiamo anche che sia essere vero: sono comunque oltre 70 anni che in Italia si evade il fisco, con intensità e fortune alterne.

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10 Gen Banshee

Open the newspaper / the first thing I do every morning is backward- / -looking and so cool "Stabilization / devours its young"!? please don't make compari- / -son between robbery / and banshees Never known exactly /what I am here for all I want to sing now / is that...

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02 Gen Impetus B | Bologna, David Crosby e il primo giorno della fine del mondo

Come crescono in fretta le unghie in vacanza. Quelle dei piedi con una curva ancora più ripida, sarà colpa dei calzetti. Non che la cosa sia giunta a dei livelli in cui il fastidio è insopportabile, ma se cammini un po' lo senti. Il primo gennaio sono stato a San Luca. 666 archi, il porticato più lungo del mondo. Questo signore deve aver avuto a che fare nella sua esistenza con dei serpenti e mentre attraversavamo il portico realizzato per lui e la sua madonna la cosa è venuta fuori. Come se Bologna la dotta, la rossa, la grassa fosse una specie di sasso incastrato ed avvolto da serpi e rettili dalla colonna vertebrale fatta di archi e dalle squame di mattone rosso, aggrovigliate fra loro in labirinto che al centro da spazio alle due torri. Sì un'immagine abbastanza epica, ma con l'anno nuovo bisogna partire carichi. Mi è piaciuto pensare al portico di San Luca come una specie di "anomalia del sistema", come un elemento di rottura rispetto all'equilibrio del paesaggio urbano, del reticolo di strade e passeggiate coperte all'interno della città.

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