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Molta cittadinanza, molto Onore

19 Nov Molta cittadinanza, molto Onore

Nel 2018 le cose vanno così. Un post pubblicato su facebook da un giornalista tutto preso a ricercare altre informazioni storiche per raccontare il passato di una piccola comunità situata fra Rimini e Cesena, la scoperta di un atto abbastanza scomodo che ritrae niente popò di meno che Benito Mussolini come cittadino onorario del paese in questione, un vespaio di commenti e polemiche che da Facebook rimbalzano nei bar e dai bar rimbalzano su Facebook.

Gli spunti di riflessione rispetto a questa vicenda sono molteplici. Prima di tutto, è bello vedere che un Social Network oramai svuotato della sua funzione principale, ovvero mettere in connesione le persone, posa trovare a livello locale un insperata dimensione in cui far circolare curiosità e informazioni utili ed interessanti: Non frequentando il bar ad esempio non avrei mai potuto sapere di questa ingombrante storia.

Secondo, ma solo in ordine cronologico, mi meraviglio di come si possa sindacare sulla richiesta di Giorgio Magnani – il giornalista che ha sollevato la questione all’opinione pubblica – di rimuovere la cittadinanza onoraria da Longiano per Benito Mussolini. È talmente ovvio che questa onorificenza debba venire assegnata a personaggi illustri che hanno fatto il bene di un territorio e di una comunità, ma che soprattutto non ne abbiano fatto in alcun modo il male. Talmente ovvio che la lettura di commenti qualunquisti e nostalgici rispetto a questo documento mi impietriscono e mi rendono un po’ meno orgoglioso del paesino in cui sono nato.

Se a questo poi aggiungiamo che in quel periodo era prassi per il duce, “estorcere” la cittadinanza onoraria ai comuni in cui porgeva visita, allo stesso modo in cui richiese la “donazione volontaria” degli ori e delle fedi nuziali ai cittadini e alle famiglie italiane per finanziare la politica fascista, è chiaro che di onore in tutto questo ce n’è poco.

In un momento in cui fascismi e derive autoritarie trovano nuova linfa in tutta Europa, Italia compresa, il tema della cittadinanza onoraria di un dittatore sanguinario rispetto ad un borgo la cui piazza centrale è intitolata a “3 Martiri” uccisi ingiustamente dalle milizie fasciste, solleva un vespaio molto interessante da ascoltare.

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