10 Dic Cicloturismo a Rimini e dintorni
Rimini non è solo estate, ombrelloni e piadine crudo squaqquerone e rucola. Attornoa Rimini c’è davvero uno dei fazzoletti di terra più belli del Bel Paese e per raggiungerlo è sufficiente seguire il corso del fiume su cui Tiberio fece costruire il suo ponte intorno agli anni ’20 del primo secolo dopo Cristo: stiamo parlando del fiume Marecchia.
Risalendo il corso del fiume, complice una sentiero ciclabile curato e ben praticabile, è possibile collegare il mare, Rimini, con il cuore dell’appennino, su fino al monastero della Verna, dopo Novafeltria. Una linea che collega queste città, percorribile con bici debitamente attrezzate o meglio ancora in MTB, per un’aventura che sarà in grado di riempire il cuore e lo spirito con scorci naturalistici davvero unici, lungo la pancia della Valmarecchia.
La scora domenica siamo partiti in furgone in direzione Santarcangelo di Romagna e abbiamo parcheggiato in una piazzola di sosta a pochi passi dalla Mutoid Waste Company, luogo magico e carico di significato per quelli che amano il punk, l’arte e l’anarchia controllata.
Dalla piazzola siamo partiti per un tragitto di circa 30 km lungo il sentiero ciclabile che corrisponde al Cammino di San Francesco, percorrendo in pratica il secondo tratto pèr intero (Da Villa Verucchio a Ponte Santa Maria Maddalena) e la parte finale del primo (da Santarcangelo di Romagna a Verucchio).
Lungo il percorso è possibile incontrare svariate tipologie di terreno, che rendono il viaggio divertente e stimolante, nonostante si tratti di un percorso facile, a portata di cicloturisti e mountain bikers alle prime uscite.
Unica nota dolente dell’escursione, il pranzo alla trattoria Vini e Crostini: cara per il servizio e la qualità del cibo offerto, “perdonata” solo per la fame che aleggiava fra i tavoli della sua sala, dopo il nostro ingresso.
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